· Città del Vaticano ·

A colloquio con il direttore delle Telecomunicazioni e dei Sistemi Informatici del Governatorato

La cultura della sicurezza contro la cyber pirateria

 La cultura della sicurezza  contro la cyber pirateria  QUO-189
19 agosto 2023

Non c’è una ricetta magica per rispondere agli attacchi informatici, ma l’aggiornamento continuo delle tecnologie e l’attenzione nei comportamenti umani può contribuire a contrastare il fenomeno della pirateria informatica. A dirlo, in questa intervista a «L’Osservatore Romano», è Antonino Intersimone, dal 1° gennaio 2022 a capo della Direzione delle Telecomunicazioni e dei Sistemi Informatici del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

Qual è la situazione della rete dati in Vaticano?

La rete dati vaticana e le piattaforme di erogazione dei servizi sono un ottimo compromesso tra la necessità dello Stato di avere dei servizi stabili, robusti e garantiti, e la giusta attenzione nella spesa. Se, ad esempio, prendiamo in considerazione la messa in esercizio di sistemi di telecomunicazione nell’ultimo decennio, appare chiaro che ciascun elemento sia parte di un’architettura di riferimento, analoga a quella dei grandi operatori di telecomunicazioni. Le scelte fatte negli anni passati sono confermate quotidianamente con le prestazioni assolutamente di ottimo livello che vengono garantite. Ma bisogna ricordare che le infrastrutture digitali, da sole, non bastano. È necessario sottolineare il lavoro silenzioso e competente, ciascuno nel proprio ambito professionale, dei tecnici che costantemente garantiscono il funzionamento di ogni sistema della rete vaticana. Il mio maggior impegno è, quindi, rivolto a mantenere l’ottimo livello di prestazioni, facendo evolvere la rete dati, le piattaforme e le competenze tecniche del personale attraverso un sano percorso sostenibile.

Esiste un deficit digitale nelle reti gestite dal Governatorato?

No. Le reti gestite dal Governatorato hanno tutte le potenzialità per sostenere la transizione digitale e rendere disponibili applicazioni e servizi che possano facilitare il lavoro di tutti. Invece, è necessario impegnarsi sotto l’aspetto della cultura digitale, perché molto spesso l’innovazione in generale, e più nello specifico la digitalizzazione dei processi, può scontrarsi con consuetudini che si perdono negli anni e non fanno percepire i grandi vantaggi del digitale in termini di tempo di esecuzione, di risparmio economico, di trasparenza e di governance. Su questo, la Direzione si sta impegnando ad accompagnare ogni trasformazione con un piano formativo che possa aiutare ad accostarsi, con aggiornate competenze, alle nuove possibilità offerte dal mondo digitale.

La rete della telefonia in Vaticano è al passo con i tempi?

L’attuale rete di telefonia ha un’architettura analoga a quella in esercizio presso i più importanti operatori telefonici. Inoltre, grazie a un fortissimo impegno professionale da parte dei tecnici del Servizio Telefonia della Direzione delle Telecomunicazioni e dei Sistemi Informatici, stiamo evolvendo verso una architettura nfv che consente di avere il software dei servizi indipendente dalle elaborazioni dell’hardware. Tale evoluzione, che sarà completata nel corso dell’anno corrente, avrà il vantaggio di una più semplice gestione dei servizi di fonia, abbattendo i tempi sulle nuove richieste o per la modifica di configurazioni, oltre a garantire la possibilità di implementare nuovi servizi.

In un’epoca segnata da “guerre cybernetiche”, il Vaticano è attrezzato per rispondere agli attacchi?

La cyber security è una tematica complessa che impatta sia sulle strumentazioni tecnologiche, sia sui comportamenti di tutti noi. Molti attacchi vengono preparati dagli hacker per mesi, con lo studio puntuale dei punti deboli delle infrastrutture che vengono prese di mira; in altri casi, il pirata utilizza sistemi di “forza bruta” digitale. Oltre a dotarci di tecnologie e di specifiche competenze e abilità professionali, stiamo puntando a diffondere la cultura della sicurezza a tutti i livelli. Così l’utente, il singolo utilizzatore di tecnologia, viene reso consapevole che le proprie azioni e scelte, fin da quando avvia uno smartphone o un personal computer, devono essere oculate. Basti pensare agli attacchi di phishing (e spear phishing) in cui le mail sembrano provenire da fonti affidabili ma, invece, hanno l’obiettivo di carpire informazioni personali o dell’Amministrazione che poi vengono riutilizzate in modo malevolo. Non c’è una ricetta magica per rispondere a tutte le possibilità, ma il continuo aggiornamento delle tecnologie e dei comportamenti umani può contribuire a contrastare il fenomeno.

Quante persone lavorano nelle strutture della Direzione a lei affidata?

Alla Direzione delle Telecomunicazioni e dei Sistemi Informatici, oltre agli Uffici di Segreteria e di Controllo, appartengono quattro Servizi: il Servizio Poste e Filatelia, il Servizio Provider Internet, il Servizio Sistemi Informatici e il Servizio Telefonia. E ci lavorano tante persone: più di cento, che ringrazio per l’accoglienza che mi è stata riservata e per la professionalità e l’intensità con cui viene affrontato, quotidianamente, l’impegno lavorativo, perché sorriso e gentilezza fanno sempre la differenza, anche nel mondo digitale.

La pandemia ha inciso anche sulla quantità di traffico gestito dalle Poste Vaticane. Ciò ha interessato anche il mercato numismatico e la vendita online?

L’emergenza pandemica ha provocato una inevitabile diminuzione delle attività allo sportello, ma già dalla scorsa primavera, stiamo constatando degli interessanti segnali di ripresa. Naturalmente, il mercato numismatico e della vendita online, per propria peculiarità, è stato abbastanza stabile e, in questo ultimo periodo, si registra un incremento delle transazioni.

di Nicola Gori