· Città del Vaticano ·

I giovani dell’Associazione Santi Pietro e Paolo alla Gmg con alcune guardie svizzere

Dal Vaticano a Lisbona
con lo stile della famiglia

 Dal Vaticano a Lisbona con lo stile della famiglia  QUO-189
19 agosto 2023

Quello dei giovani dell’Associazione Santi Pietro e Paolo è stato l’unico gruppo registrato come proveniente dallo Stato della Città del Vaticano sul portale ufficiale della Giornata mondiale della gioventù di Lisbona. Una realtà di 25 ragazzi — soci, aspiranti e allievi del sodalizio — che ha compiuto questa esperienza di fraternità insieme anche con alcune guardie svizzere.

I giovani si sono preparati per questo importante incontro nella preghiera, attraverso le meditazioni alle adorazioni e i rosari. E hanno organizzato conferenze mirate all’approfondimento della pastorale giovanile e della figura storica di Gesù. Tutto questo per arrivare pronti all’appuntamento con il Papa e gli altri giovani a Lisbona.

Il gruppo dell’Associazione Santi Pietro e Paolo è stato ospite, durante la Gmg, nella casa provinciale delle suore Francescane Missionarie di Maria, situata a pochi minuti da Parque Eduardo vii.

In particolare, il gruppo ha prestato servizio liturgico per la celebrazione della messa, il 30 luglio, nella chiesa di Nostra Signora di Loreto, conosciuta anche come “chiesa degli italiani”. Proseguendo questa esperienza con la partecipazione alla messa di apertura della Gmg, accanto al presidente della Repubblica portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa.

«La Gmg vissuta con lo spirito dell’Associazione Santi Pietro e Paolo — racconta Michel Staszewicz, uno dei 25 ragazzi — è stata una profonda esperienza di accoglienza e amicizia. Il gruppo è stato come una famiglia, un luogo di vita in Cristo e un esempio della fraternità cristiana. Abbiamo vissuto insieme tanti momenti di ricca e dolce felicità. Come voleva san Giovanni Paolo ii, anche questa edizione della Giornata mondiale della gioventù ha dimostrato che ancora oggi i giovani cattolici possono essere testimoni visibili della fede della Chiesa, senza avere paura».

Nel Sodalizio si ripete che esso è una “seconda famiglia” e i giovani che hanno partecipato a questa Gmg ne hanno fatta viva esperienza. «La “seconda famiglia” come l’Associazione viene spesso identificata — confida Alessandro Grasso, altro giovane del gruppo andato a Lisbona — ha compiutamente preso forma in quel viaggio movimentato, con tutte le sorprese che l’hanno caratterizzato, con tutti i momenti di gioia e di confronto, che sono elementi propri di una famiglia».

A far da guida nel pellegrinaggio per la Gmg, come padre spirituale, è stato monsignor Ivan Santus, vice assistente spirituale dell’Associazione Santi Pietro e Paolo.

Con questo spirito, è stata una esperienza di gioia che è poi il fulcro stesso del tema della Gmg di quest’anno, ovvero quella gioia che, trasformata in desiderio, ci fa alzare e andare in fretta. Come Maria che si alza e va senza indugio, senza essere frettolosa, ma andando in fretta nel senso di non avere altro desiderio se non arrivare da Elisabetta. Lo stile che dovrà segnare i giovani che ora nel cuore hanno questo stesso desiderio, andando incontro al prossimo come veri testimoni del Cristo vivente.

In conclusione, a esprimere il senso e le prospettive di questa esperienza dei giovani dell’Associazione ci sono le parole di Paolo Cudal: «“Incontro” è una delle parole chiave di questa Gmg. Un incontro con tre direzioni: verso l’alto per avvicinarsi a Dio, verso l’orizzonte per ascoltare e accogliere tutti i nostri fratelli e, come ha detto il Santo Padre, verso il basso per aiutare i nostri fratelli a rialzarsi».

di Gabriele Gusso