Il male non ha l’ultima parola

«In questo momento è importante rimanere in contatto e lavorare per la riconciliazione e la pace. L’odio e la violenza non devono avere l’ultima parola». Con queste parole Ludwig Schick, arcivescovo emerito di Bamberg e presidente del consiglio della Fondazione Maximilian Kolbe, rimarca l’importanza del xiv seminario europeo che si tiene dall’11 al 16 agosto a Oświęcim, cittadina polacca tristemente nota con il nome, in lingua tedesca, di Auschwitz. Un impegno concreto per la riappacificazione è il tema dell’evento di quest’anno e immancabile è il riferimento alla difficile situazione in Ucraina dove la guerra è tornata lambendo i confini di un’Europa che, meno di un secolo fa, ha conosciuto e scritto in questi luoghi una delle pagine più buie della sua storia. Un presente precario e un ...