10 agosto 2023
Il silenzio inquietante dei troppo bambini stremati dalla fame, così deboli da non riuscire neanche a piangere, raccontato da chi ha visitato i campi profughi dei tanti Paesi in guerra è risuonato nell’aula della Nazioni Unite che il 3 agosto, per un giorno intero, ha esaminato lo stato dell’insicurezza alimentare nel mondo. Una realtà che cresce inesorabilmente. Eppure, la carestia sembra incomprensibile nel mondo moderno, ma come disse Martin Luther King nel suo discorso di accettazione del premio Nobel per la pace, «le risorse umane non mancano. Ciò che manca è la volontà umana» per debellare la fame.
L’aumento dei conflitti armati, la recessione economica, la perdita di biodiversità, la siccità e gli effetti negativi dei cambiamenti climatici, secondo gli esperti che ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati