Il 7 agosto è scomparso a 88 anni William Friedkin, autore di film come «Il braccio violento della legge», «Vivere e morire a Los Angeles», «L’esorcista». Pubblichiamo un breve ricordo personale del regista Francesco Zippel (suo il documentario, «Friedkin Uncut, un diavolo di regista», del 2018).
Era una giornata di inizio 2016. Mi trovavo a Mantova e stavo sistemando la camera per delle riprese a Palazzo Te. Squillò il telefono mentre stavo osservando l’affresco della Caduta dei Giganti di Giulio Romano. Il mio caro amico Antonio Monda mi chiese se avessi avuto il piacere di partecipare a un incontro particolare, a essere più precisi a un incontro tra giganti. Uno era un regista i cui film per me erano da sempre scolpiti nella mia memoria di cinefilo, William Friedkin, l’altro un sacerdote il cui nome aveva sempre suscitato in me una grandissima suggestione, padre Gabriele Amorth. Il primo era il regista del celeberrimo film L’esorcista, il secondo era l’esorcista per antonomasia. L’appuntamento era fissato poco prima della Pasqua di quell’anno.
In un mattino di aprile andai a prendere Friedkin nel suo hotel. Mi trovai davanti un uomo luminoso, curioso come un bimbo e con la battuta sempre pronta. Era emozionato e impaziente all’idea di incontrare quello che per lui era un vero e proprio mito. Quando arrivammo a San Paolo, nella casa generalizia dove padre Gabriele viveva, ci guardammo con Billy, così amava farsi chiamare, in un misto di ansia e preoccupazione. Eravamo in attesa dell’ascensore quando le porte si aprirono. Padre Gabriele era lì davanti a noi. Si sciolse in un sorriso bellissimo, seguito da quello di Billy. Si abbracciarono per alcuni lunghi, commoventi minuti come se fossero due amici ritrovati dopo moltissimi anni. La conversazione tra di loro, a cui assistette anche Andrea Monda che aveva favorito l’incontro, durò più di un’ora.
Parlarono del Vangelo, della lotta quotidiana di Amorth contro il maligno ma fu anche una conversazione ricca di aneddoti e di risate. Fu un incontro indimenticabile quello tra questi due giganti. Da quel giorno io e Billy saremmo diventati amici e complici di mille avventure magnifiche. In nessuna delle nostre future conversazioni sarebbe mai mancato un ricordo di quel giorno. I giganti si erano finalmente incontrati. Dal 7 agosto si sono ritrovati, molto più in alto. Per sempre.
di Francesco Zippel