«I popoli del Sahel vogliono affrancarsi dall’occidente»

«Parlare della situazione del Niger ci obbliga a illustrare il contesto geopolitico in cui si trova il Paese. Siamo nel Sahel, in arabo il bordo della riva, sotto il grande deserto del Sahara, un territorio che va dal Senegal all’Eritrea, 16 Parsi coinvolti, 8500 chilometri, un’area tra le più instabili al mondo, dall'oceano Atlantico a ovest al Mar Rosso a est». Parte da qui il racconto di padre Filippo Ivardi Ganapini, missionario comboniano con una lunga esperienze in Africa, per raccontare questo periodo di violenze nel continente, una realtà non troppo lontana dall’Europa e dall’Italia per le relazioni economiche e sociali, in termini di interessi e persone in fuga che, prima o poi, giungeranno sulla nostra penisola. «È una terra diventata sempre più instabile a causa del terrorismo ...