· Città del Vaticano ·

Nelle parole del patriarca di Lisbona

Profezia dell’umanità da costruire

 Profezia dell’umanità da costruire  QUO-181
07 agosto 2023

I volontari, nazionali e internazionali, «sono il volto più espressivo di una gioventù su cui possono contare la Chiesa e il mondo per ringiovanire, anch’essi, in una raddoppiata comunione e solidarietà». Si possono chiamare la «generazione Gmg 2023». Lo ha sottolineato il cardinale Manuel José Macário do Nascimento Clemente, patriarca di Lisbona, nel saluto rivolto a Papa Francesco durante l’incontro presso il Passeio de Algés.

Sicuramente, ha aggiunto il porporato, i volontari «resteranno segnati da ciò che hanno fatto, perché il bene compiuto migliora sempre chi lo pratica». Il patriarca ha poi espresso la sua gratitudine ai volontari e soprattutto a Francesco, perché tutte le Giornate, «a cominciare da san Giovanni Paolo ii , hanno avuto come principale protagonista il Papa». Fin dal primo momento, ha fatto notare, «abbiamo potuto contare sul suo incoraggiamento, sui suoi suggerimenti e sul suo contagioso entusiasmo». La generosità dei volontari che hanno reso possibile la realizzazione di questa Gmg, «è una profezia del mondo da costruire». E la presenza del Pontefice, ha concluso, «ci ha rafforzato nella certezza che così sarà».