![Essere giovani cristiani in Iraq QUO-179 Essere giovani cristiani in Iraq QUO-179](/content/dam/or/images/it/2023/08/179/varobj19590840obj2035841.jpg/_jcr_content/renditions/cq5dam.thumbnail.cropped.500.281.jpeg)
04 agosto 2023
«Ho 23 anni, sono un cristiano iracheno e per noi la Giornata mondiale della gioventù è una boccata d’aria.
Ci sentiamo finalmente nel posto giusto»: esordisce così Paiman, con gli occhi lucidi, densi di emozione e speranze, parlando al nostro giornale. Perché nei giorni caldi di fede e di speranza della G mg ci sono desideri e sogni che, più di altri, chiamano in causa la consapevolezza dei giovani pellegrini. È il caso dei gruppi provenienti dall’Iraq, decimati dai visti non concessi e dalle difficoltà che un viaggio del genere comporta economicamente.
Il giovane Paiman ci incontra mentre intervistiamo un gruppo di messicani e chiede di poter raccontare la sua storia e quella della sua Chiesa: «Sono l’unico tra i miei fratelli rimasto in Iraq: le mie sorelle ...
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