
03 agosto 2023
«Ciò che gli uomini di oggi […] domanderanno dunque alla teologia è di spiegare loro il senso della loro vita». Così scriveva il gesuita Jean Daniélou nel 1946, delineando la necessità di un rinnovamento della teologia e di superare «il sentimento di rottura» tra riflessione di fede e vita: impresa non frutto di apriori ideologici, né di un passivo adattamento alle mode del momento (s’adapter au gout de jours), ma incentrata su un metodo rigoroso, nel segno di un «ritorno alle fonti» del cristianesimo, aperta a un «contatto con la vita e con le correnti del pensiero contemporaneo». Di tale cambiamento furono protagonisti e fautori, già dagli anni ’40, i teologi gesuiti della scuola di Lyon-Fourvière e i domenicani del convento di Le ...
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