Per osare insieme ai giovani

All’inizio dell’incontro il presidente portoghese Marcelo Rebelo de Sousa ha rivolto al Pontefice il saluto che pubblichiamo di seguito in una nostra traduzione italiana.

Santo Padre,

oggi, a Lisbona, il Portogallo la accoglie a braccia aperte.

Per cinque indimenticabili giorni.

Accoglie la sua testimonianza di dignità delle persone, tra di loro e nel rapporto con la natura, di speranza, di pace, di fratellanza, di ricerca delle periferie, di ogni forma di fame, miseria, oppressione, abuso, xenofobia, intolleranza, esclusione dei diseredati del nostro tempo.

E, con Lei, accoglie a braccia aperte i giovani cattolici, ma anche i seguaci di diverse credenze, e i non credenti, richiamati dalle sue parole. Perché con lei, la sua voce si è fatta udire oltre il suo popolo.

Non vi assopite. Questo è il suo messaggio ai giovani: non vi adagiate. Non restate fermi. Levatevi contro le ingiustizie. Difendetevi da tutto ciò che è mondanità, immobilismo, comodità, chiusura. Lasciate il vostro segno in questo mondo. Non permettete che vi rubino la vostra gioia e la vostra gioventù. Osate sognare in grande.

Santo Padre,

è con questo spirito che il Portogallo vuole vivere la sua presenza e il suo messaggio.

In questi cinque giorni. E anche oltre.

Secondo il motto della giornata: alzarsi e uscire di fretta.

Alzarsi, che non è mai tardi, guardare all’Altro, oggi e domani, ancora più di ieri.

Uscire di fretta, urgentemente, perché l’essenziale è sempre da compiere.

Santo Padre,

grazie alla sua testimonianza il Portogallo è al servizio di tutta l’umanità.
 

Concessa l’amnistia a giovani detenuti

In occasione del viaggio apostolico di Papa Francesco in Portogallo il presidente della Repubblica  Marcelo Rebelo de Sousa ha concesso un’amnistia ad alcuni giovani detenuti. Approvato a larghissima maggioranza dall’assemblea parlamentare, il provvedimento di legge è stato promulgato dal capo dello Stato ed entrerà in vigore il prossimo 1° settembre.