· Città del Vaticano ·

L’arcivescovo Fisichella su alcune iniziative per il Giubileo

«In cammino» tra antiche abbazie d’Europa

 «In cammino»  tra antiche  abbazie d’Europa   QUO-174
29 luglio 2023

«Un’iniziativa accolta con grande favore: innanzitutto perché il titolo “In cammino” si lega direttamente al pellegrinaggio del Giubileo, poi perché percorre molti tratti della Via Francigena che, come si sa, è uno di quei cammini tradizionali che i pellegrini fin dal primo Medioevo hanno percorso». Così l’arcivescovo Rino Fisichella, pro prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, incaricato di organizzare l’Anno santo 2025, sulla manifestazione partita ieri, 28 luglio, da Canterbury per viaggiare in tre anni attraverso l’Europa toccando 7 nazioni (Gran Bretagna, Francia, Germania, Olanda, Belgio, Svizzera, Italia) e 14 tra le più prestigiose abbazie del vecchio continente.

Luoghi suggestivi e senza tempo dove si incontrano storia, arte e spiritualità, e da cui si è propagata la civiltà umanistica che ha contrassegnato — dal Medioevo a oggi — la rinascita della cultura europea. Ideata e promossa da Livia Pomodoro, presidente dello Spazio Teatro No’hma di Milano, la rassegna costituisce non solo un pellegrinaggio, ma anche un momento d’incontro e di conoscenza che, partendo dalle rovine dell’abbazia di Sant’Agostino a Canterbury, punto di inizio della Via Francigena, giungerà a Roma in occasione del Giubileo.

All’interno di architetture di rara bellezza, molte delle quali patrimonio Unesco, vengono organizzati spettacoli teatrali e musicali, recital e letture, ispirati al tema del pellegrinaggio. Oltre a tavole rotonde e incontri con esperti e “In cammino” ripercorre in ciascuno dei tre anni le tre principali esperienze del viaggio: partire (2023), transitare (2024), arrivare (2025). In ogni singola tappa viene declinata, in collaborazione con l’Istituto Treccani, una parola che fa da filo conduttore.

«La scelta di Canterbury quale prima tappa — spiega Pomodoro — è sia storica, in quanto nel 990 Sigerico partì da qui per arrivare a Roma, tracciando la Via Francigena, sia simbolica, dato che nel corso del viaggio uniremo idealmente l’Europa, dalla Manica al Mediterraneo, in un itinerario di fede e ragione, che racchiude in sé pace e cultura, fratellanza e speranza in un futuro migliore per l’umanità: tutti aspetti che hanno trovato da sempre nelle abbazie il loro punto d’incontro».

Ieri, nella prima tappa, l’attrice Simonetta Solder ha presentato una serie di testi estratti da opere letterarie di vari autori (tra i quali Chaucer e Mary Shelley) incentrati sulla parola “Pellegrinaggio”, insieme allo storico Andrea Antonio Verardi, docente alla Pontificia Università Gregoriana, che ha curato la ricerca su questo tema e la sua differente declinazione nei secoli.

Nel corso del triennio inoltre si formerà un’orchestra coinvolgendo musicisti e studenti dei conservatori dei territori abbaziali.

Intanto nei giorni scorsi All’Auditorium Conciliazione si è tenuta la conferenza stampa di presentazione degli interventi per Roma in vista dell’Anno santo, nella quale sono state approfondite questioni relative al cantiere di piazza Pia, dove ha sede il palazzo dei media vaticani, e alla pedonalizzazione tra Castel Sant’Angelo e via della Conciliazione. Parlando dei lavori, che inizieranno il prossimo 21 agosto, il presule ha auspicato che «il Giubileo possa diventare per Roma e per l’Italia un momento di grande accoglienza dei numerosi pellegrini che verranno». Quindi ha aggiunto che in «una città bella si vive meglio, la violenza viene meno, il degrado si ha paura a metterlo in atto. La bellezza va contemplata e Roma ha bisogno di essere vissuta intensamente. Questo diventa anche esigenza di spiritualità», ha concluso.