· Città del Vaticano ·

Spunti di riflessione

Saper ascoltare

 Saper  ascoltare  QUO-172
27 luglio 2023

Di Dio non conosciamo il volto, ma la Parola. Due sole volte il Vangelo ci fa ascoltare la voce di Dio: al momento del Battesimo di Gesù e al momento della Trasfigurazione. E in tutti e due i momenti, Dio ripete un invito: «Ascoltatelo!».

Ascoltare Gesù! Una parola impegnativa. Perché, soprattutto nella nostra civiltà dei suoni e dei rumori, siamo distratti da troppe cose, da tante banalità, dall’indifferenza soprattutto verso le cose dello spirito.

L’uso disordinato delle parole, gli slogan pubblicitari, le chiacchiere di tanti dibattiti, le volgarità... impediscono quella che è una grande arte: l’arte dell’ascolto.

Qualcuno ha detto: «Se si parla, agli altri qualche volta si può piacere; se si ascolta, si piace sempre!» (Otto Bismarck). E san Giovanni della Croce diceva: «Saper parlare è un vanto di molti; saper tacere è una saggezza di pochi; saper ascoltare, una generosità di pochissimi».

Se sapessimo ascoltare gli altri, come migliorerebbero i nostri rapporti! Se sapessimo ascoltare davvero la Parola di Dio, come sarebbe trasformata la nostra vita!

Che cosa sia la Trasfigurazione, è difficile descriverlo. Ma è facile capire cosa avviene se ascoltiamo la Parola di Dio. Lo ha sperimentato San Pietro, che dice: «È bello per noi stare qui». La vita diventa bella! Diceva giustamente padre Turoldo: «La nostra è una religione dell’ascolto, più ancora che della ricerca. È Dio stesso che ci viene incontro, e ci parla».

La vita si trasfigura se, invece di pensare e ascoltare noi stessi, ascoltiamo Lui e pensiamo a Lui!

di Leonardo Sapienza


Il Vangelo in tasca

Domenica 6 agosto, Trasfigurazione
del Signore

Prima lettura: Dn 7, 9-10.13-14
Salmo: 96
Seconda lettura: 2 Pt 1, 16-19
Vangelo: Mt 17, 1-9