· Città del Vaticano ·

Le Piccole suore della carità nella missione di Laare

Modernamente samaritane

 Modernamente samaritane  QUO-172
27 luglio 2023

Desideriamo aprire questa finestra sulla nostra congregazione, le Piccole suore missionarie della carità, citando le parole del nostro fondatore che, all’inizio del secolo scorso, ancor prima del primo conflitto mondiale, mentre redigeva le costituzioni delle sue prime consacrate, le invitava a servire «l’uomo per lo sviluppo integrale dell’essere umano», con un’attenzione particolare per gli ultimi, i più poveri e le persone maggiormente in difficoltà. Come scritto da san Luigi Orione nella Costituzione delle Piccole suore missionarie della carità (Psmc), «suo fine particolare e speciale poi è l’esercizio della carità verso i piccoli figli del popolo e i poveri più lontani da Dio o più abbandonati». Dal 29 giugno 1915, data della fondazione della congregazione, sono stati fatti enormi passi avanti, soprattutto in certe realtà, ma non cambia l’essenza di questo obiettivo che si declina, da quel momento e ancora oggi, in spirito di accoglienza e di famiglia nella semplicità, nell’assistenza e — oggi sempre di più — nella competenza professionale. Questo atteggiamento è stato ribadito anche nel tema del xiii Capitolo generale dell’istituto, tenutosi nel maggio del 2023: «Per essere una “congregazione samaritana” attraverso la testimonianza profetica di un modo nuovo di fare, di agire e di vivere».

È in tale chiave che vogliamo raccontare l’esperienza della missione di Laare, in Kenya. È la comunità più giovane di quelle aperte dalle Psmc in questo Paese, la più piccola e la più lontana dalla capitale. Il suo obiettivo è il supporto dei bisogni della popolazione locale, dei più poveri, dei bambini e delle persone con disabilità; da sola, attualmente, riesce a sostenere economicamente tutta la delegazione “Madre della divina provvidenza”. Le suore gestiscono anche una scuola primaria e una scuola media, che permettono ai bambini di accedere all’istruzione. Fra le strutture educative avviate c’è un asilo nido, utile per accogliere anche i più piccoli e combattere la malnutrizione sin dalle fasi iniziali della vita. A livello di pastorale, le suore collaborano con la comunità parrocchiale locale per avvicinare i bambini e i giovani ai valori cristiani, alla fraternità universale, ai sacramenti, coinvolgendoli nella vita della Chiesa. Esiste inoltre un centro diurno per bambini disabili, per fornire aiuto e assistenza ai più deboli e disprezzati della società, e migliorare la loro qualità di vita. Sotto questo punto di vista le religiose hanno inciso profondamente nella cultura e nella mentalità africana, vittima di quel retaggio secolare secondo il quale la disabilità fisica è motivo di scandalo ed emarginazione, togliendo ogni dignità umana ai disabili.

Eppure, nell’agosto 2008, le suore avevano aperto la missione con pochissime risorse, tanta buona volontà e infinita fiducia nella divina provvidenza. Con il tempo queste opere di Dio si sono fatte sempre più potenti e con una logica operativa molto precisa le religiose missionarie sono riuscite a renderle economicamente indipendenti, interrompendo la ormai superata logica del mantenimento, con lo scopo di garantire la continuità delle opere sanitarie, educative e pastorali anche qualora i benefattori si trovassero costretti a interrompere il proprio supporto. «Ciò che ancora si può e si deve salvare per ricondurre a Dio la nostra società sconvolta — disse Luigi Orione nel 1912 — sono i giovani. Essi sono la società dell’avvenire: il sole o la tempesta dell’avvenire. Le speranze più belle della Chiesa e del mondo. Salviamo i giovani». A livello di sostegno economico esterno, la missione di Laare è in grado di aiutare oggi quotidianamente oltre 1600 bambini e famiglie. Le suore sono state audaci anche su un piano concreto e con il tempo hanno aperto una sartoria che, oltre a dare lavoro alle donne del luogo, realizza uniformi scolastiche e abiti liturgici, i cui proventi sono il sostentamento di questa e di altre attività della delegazione. Con lo stesso scopo, le persone del luogo sono state formate al lavoro agricolo mediante la cura della fattoria, dei campi e del bestiame (prevale l’allevamento dei cammelli, per il latte, e la produzione di saponi naturali).

Crediamo che il segreto del successo sia vivere di carità, servire i più poveri con autenticità dimenticandoci di noi stesse, essere aperte alle altre culture. Perciò abbiamo attivato una promettente rete di volontariato missionario, fatta principalmente di giovani che passano del tempo nella missione, da ogni continente ma soprattutto da Italia e Polonia. Riteniamo che i giovani siano il sale della terra e desideriamo accompagnarli in questa meravigliosa esperienza di volontariato. A Laare, i giovani ritrovano la gioia di essere parte della Chiesa. Ogni anno oltre cento volontari da tutto il mondo arrivano qui per sperimentare l’autenticità del servizio alla popolazione africana. Qui viviamo la gioia della condivisione soprattutto con i poveri, ma anche con la giovane comunità locale e i volontari, per aprire il nostro cuore e dare mutua testimonianza dell’amore e, quindi, della “potenza” di Dio.

#sistersproject