L’alfabeto della gentilezza

Un regalo particolare, insolito, che racchiude gratitudine: è nato con lo scopo di ringraziare i nonni, il progetto “alfabeto della gentilezza dei bambini”, a cui ha dato vita la giornalista fiorentina Gaia Simonetti, ambasciatrice di “Costruiamo Gentilezza”, iniziativa mirante a diffondere pratiche gentili per il bene comune mettendo al centro bimbi e ragazzi affinché la gentilezza diventi un’abitudine diffusa.
Pensando agli anziani come colonne di vita, l’“alfabeto della gentilezza dei bambini” a ogni lettera associa una parola, in tutte le lingue. Solo termini belli che fanno stare bene chi li scrive e chi li riceve.
Nella Giornata mondiale dedicata alla terza età, l’“alfabeto della gentilezza dei bambini”, che presto diventerà un ebook, è un dono per i nonni. Tra le migliaia di parole scritte dai bambini, le più ricorrenti sono A di ‘abbraccio’, B di ‘bacio’ e C di ‘carezza’ e alla T per frequenza vince la parola ‘tenerezza’. Una curiosità, alla lettera N, non manca la parola ‘nonni’, ad indicare che è una declinazione della gentilezza.
Il primo bambino che ha compilato il proprio alfabeto della gentilezza, Daniele, di Cerreto Guidi, in provincia di Firenze, lo ha dedicato alla nonna.
Il progetto nato nelle scuole parte da una base, ovvero che le parole si scelgono così come si sceglie di considerarle: pietre o carezze.
Da esso intanto si è sviluppata una seconda tappa che riguarda il mondo sportivo. Il premio “Costruiamo Gentilezza nello sport”, ispirato dal gesto di cuore del portiere italiano di calcio Guglielmo Vicario, oggi al Tottenham, che ha accolto a casa una famiglia fuggita dalla guerra. Il prossimo a riceverlo il 30 luglio sarà un “nonno”, Claudio Ranieri, allenatore del Cagliari, per il suo invito “a tifare per” e non “a tifare contro” rivolto ai sostenitori della propria squadra.