Un autentico oblato

«Un piccolo del Vangelo, perché conosceva i piccoli, ovvero i bambini». Così, giovedì scorso, 20 luglio, è stato ricordato durante i funerali padre Angelo Benolli, oblato di Maria Vergine, fondatore di “Italia Solidale - Mondo Solidale”, morto la domenica precedente all’età di 92 anni. A presiederli, nella chiesa di Santa Maria del pianto ai Catinari, il leonardino padre Davide Carbonaro, prefetto per il settore centro della diocesi di Roma, città per anni fulcro della missione del sacerdote, antropologo e scienziato, spentosi a Nago, suo paese natale in provincia di Trento.
Il suo sorriso «lo possiamo vedere, percepire in quello di Maria alla quale aveva votato tutta la sua vita», ha aggiunto padre Carbonaro alle esequie, concelebrate dal rettore della chiesa romana, padre Stephen Ndegwa.
«Padre Angelo è stato un autentico oblato di Maria Vergine, consacrato a Dio attraverso la Madonna, perché ognuno ritrovi la propria salute e per far fronte agli errori secolari della scienza che non vede Dio e l’anima e della falsa fede che non entra nella vita», sottolineano dal “suo” movimento che sostiene la vita di oltre tre milioni di persone in 173 missioni dell’Africa, dell’India, del Sud America e in tutti i territori italiani. «Oggi più che mai — aggiungono dalla onlus — tutti aspettano questa esperienza! La separazione tra scienza, fede e vita, infatti, ha sempre colpito ogni persona nello spirito, nell’anima, nelle relazioni, nella capacità di svolgere un lavoro creativo e di servizio e di essere solidale con gli altri. Tutto questo in un crescendo secolare di confusione, inganni, violenze, ingiustizie e guerre, che oggi è sfociato in aberrazioni enormi» come l’aumento dilagante della disparità tra ricchi e poveri, la distruzione del pianeta e quella che Papa Francesco ha definito «una terza guerra mondiale a pezzi» che non si riesce a fermare.
Padre Angelo ha vissuto questa realtà nei suoi 64 anni di sacerdozio di cui 54 caratterizzati da incontri quotidiani, con persone di ogni cultura e religione. Ha sempre cercato un’esperienza di vita nuova e completa, per portare la scienza alla fede e la fede alla vita, a costo di passare molti anni da solo con Dio, come Abramo, nel servizio agli altri. In questa sua esperienza unica e immensa è arrivato a sviluppare una nuova e completa antropologia e un nuovo modo di far missione e adozione a distanza che, attraverso lo sviluppo delle comunità eucaristiche e missionarie e dei gemellaggi mondiali, fa emergere la missionarietà naturale di ogni persona.
Con il nuovo modo di fare adozione a distanza persone, famiglie e comunità di tutto il mondo si collegano in scambi intensi e veri di vita. In Italia, dove tutto ha avuto inizio nei primi anni ’70, le famiglie salvano i bambini e gli analfabeti del sud del mondo e vengono salvati dalla relazione d’amore che s’instaura tra loro. Con le adozioni intercontinentali, interstatali e interfamiliari le comunità di diversi continenti si “adottano” tra loro e ogni famiglia povera trova un donatore locale per un bambino di un altro continente. Con tutti questi scambi si crea un’eucarestia mondiale che non c’è mai stata. Così in Africa, India e Sud America i poveri ritrovano la loro dignità, l’indipendenza e la libertà, uscendo da condizionamenti secolari come il clan, la poligamia, le caste, la guerriglia, la coltivazione di droga. In Italia molte persone sono uscite da tanta solitudine, depressione e sfiducia. Questa esperienza di carità completa continua ad allargarsi in modo spontaneo. Sia in Italia che nel sud del mondo, infatti, le persone già coinvolte testimoniano ad altri. Così, ogni anno, si formano nuove comunità e si salvano tanti altri bambini e famiglie.
Tutto questo patrimonio culturale, missionario ed esperienziale è riscontrabile nei libri di padre Angelo, oggi tradotti in 35 lingue, nei suoi documenti e video e nell’operato dei missionari di “Italia Solidale - Mondo Solidale del Volontariato per lo Sviluppo di Vita e Missione”, un movimento mondiale di uomini e donne di ogni età, cultura e religione, tutti laici, che si sviluppa attraverso il contributo di ognuno, senza “strutture” o “capi”, in una “rivoluzione d’amore” che parte dal recupero di ogni persona, di ogni coppia, famiglia e comunità e arriva alla comunione mondiale in un modo sorprendentemente semplice.
Nelle comunità eucaristiche e missionarie le persone s’incontrano settimanalmente in piccoli gruppi di cinque famiglie, leggono i libri di padre Angelo, per poi condividere, pregare e sostenersi nella carità. In questo modo vedono e risolvono i propri condizionamenti negativi inconsci, ritrovano una fede autentica, la propria identità, la propria capacità di ben amare, ben lavorare ed essere sussistenti e solidali.
di Fabrizio Peloni