· Città del Vaticano ·

Conclusa la missione a Washington

Zuppi consegna una lettera del Papa a Biden

 Zuppi consegna una lettera del Papa  QUO-166
20 luglio 2023

Si è conclusa la missione a Washington del cardinale Matteo Zuppi, inviato del Papa. Come riferito in una nota dalla Santa Sede, Zuppi si è recato a Washington accompagnato da un officiale della Segreteria di Stato, al fine di proseguire la missione affidatagli da Papa Francesco e in tale ambito incontrare il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.

Al suo arrivo, la sera del 17 luglio, il cardinale Zuppi ha avuto un incontro presso la Nunziatura apostolica con l’arcivescovo Timothy Broglio, presidente della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti, durante il quale sono state scambiate alcune riflessioni sulla guerra in Ucraina e sulle iniziative della Santa Sede a favore delle vittime e della pace.

La mattina successiva, presso il Rayburn House Office Building, la delegazione vaticana, integrata dal nunzio apostolico, il cardinale eletto Christophe Pierre, e da monsignor Séamus Patrick Horgan, consigliere della nunziatura apostolica, ha incontrato alcuni membri della Commissione sulla sicurezza e la cooperazione in Europa (Helsinki Commission) del governo degli Stati Uniti, ai quali ha presentato la natura e lo svolgimento della missione affidata ad essa dal Papa, riflettendo insieme sulle modalità in cui la si sarebbe potuta rendere più efficace.

Il pomeriggio del medesimo giorno l’inviato pontificio e gli altri membri della delegazione si sono recati alla Casa Bianca, dove sono stati ricevuti dal presidente Biden, al quale il cardinale Zuppi ha consegnato una lettera del Santo Padre, sottolineando il dolore del Papa per la sofferenza causata dalla guerra. L’incontro, iniziato poco dopo le ore 17 e durato oltre un’ora, si è svolto in un clima di grande cordialità e di ascolto reciproco. Durante il colloquio è stata assicurata la piena disponibilità a sostenere iniziative in ambito umanitario, particolarmente per i bambini e le persone più fragili, sia per dare risposta a tale urgenza che per favorire percorsi di pace.

La mattina del 19 luglio la delegazione vaticana ha partecipato al Senate Prayer Breakfast, presso la sede del Congresso statunitense, durante il quale il cardinale Zuppi ha avuto l’opportunità di informare i partecipanti sugli incontri avuti durante le varie tappe della sua missione di pace. Nel corso dell’incontro è stato espresso apprezzamento per gli sforzi della Santa Sede ed è stata sottolineata la responsabilità di ognuno nell’impegnarsi per la pace.

«L’incontro con il presidente è andato abbastanza bene», ha detto in una intervista a Vatican News il nunzio apostolico Pierre. «Il presidente ha anche espresso la sua soddisfazione per l’iniziativa del Papa, per l'iniziativa del cardinale», ha aggiunto. «Il cardinale ha insistito molto sul fatto che noi vogliamo contribuire, ma non abbiamo le potenzialità per risolvere subito tutti i problemi. Conosciamo la loro complessità. Quindi ha insistito sulla dimensione umanitaria e sul desiderio del Santo Padre di contribuire in ogni modo possibile, ma in particolare, alla situazione dei bambini, i bambini che dall’Ucraina sono stati portati in Russia».

Un commento sull’iniziativa della Santa Sede e sulla missione del cardinale Zuppi è stato espresso a Vatican News anche da monsignor Broglio. Non è stata «una mediazione, ma un’opportunità per vedere cosa potrebbe fare la Santa Sede per aiutare in un’eventuale fine delle ostilità in Ucraina», ha detto. Ed esprimendo preoccupazione per una eventuale escalation, ha sottolineato l’importanza della dichiarazione del Comitato giustizia e pace internazionale della Conferenza episcopale statunitense, che ha «denunciato l’uso di bombe a grappolo allineandoci con la posizione che la Santa Sede ha assunto su quel tipo di armi che colpiscono le vittime in modo indiscriminato».