Quel terremoto
chiamato Nicolas

«“I tuoi maiali hanno un nome?” (…) “Se li chiamo si girano. E se sanno di avere un nome sanno di esistere e di essere unici come siete voi e vostro figlio e anche io”(…) “Guarda un po’ che ci doveva capitare. In mezzo a questo pasticcio abbiamo trovato un piccolo filosofo che non sa come si scrive acqua però parla di coscienza”». Siamo a Tora e Piccilli, paesino a nord di Caserta, ed è il settembre del 1942. Davide — io narrante de Il ladro di quaderni (Torino, Einaudi, 2023, pagine 256, euro 19) di Gianni Solla — trascorre i giorni, e a volte anche le notti, con i maiali ai quali fa la guardia; zoppica da quando è nato, per questo è maltrattato dal padre fascista ed è deriso dai coetanei. Solo Teresa, di un anno più grande, prende le sue difese («Non ho mai capito ...