· Città del Vaticano ·

Pillole di parola

«Non abbandonerai
il tuo servo nello sheol»

 «Non abbandonerai il tuo servo  nello sheol»  QUO-165
19 luglio 2023
Non abbandonerai il tuo servo nello sheol (Salmi, 16,10). Con queste parole l’apostolo Pietro, secondo il racconto degli Atti, illumina il mistero della risurrezione del Signore davanti ai suoi interlocutori: «Davide […] previde la risurrezione di Cristo e ne parlò: questi non fu abbandonato negli inferi, né la sua carne subì corruzione» (Atti degli apostoli, 2,30.31). Nella prospettiva del salmista, queste parole sono, in qualche modo, una professione di fede: il Dio che «consiglia» (Salmi, 16,7a) e che è il rifugio (Salmi, 16,1) e il sostegno (Salmi, 16,8) dell’orante è il Dio della vita, che, appunto, non abbandona nello še’ôl, il luogo sotterraneo dove finiscono i morti, luogo misterioso in cui non si sa se la mano di Dio possa giungere (cfr. Salmi, 88,5-6.11-13). ...

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