Inizio della missione
L’arcivescovo Peter Bryan Wells è arrivato il 4 aprile scorso all’aeroporto internazionale Suvarnabhumi di Bangkok, dove è stato accolto dal cardinale arcivescovo Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij, dal presidente della Conferenza episcopale thailandese, il vescovo Joseph Chusak Sirisut, e dai monsignori Daniel Tumiel, segretario della nunziatura apostolica in Thailandia, e Andrea Ferrante, incaricato d’Affari “ad interim” in Myanmar.
Il 7 aprile scorso il nunzio apostolico ha presentato copia delle lettere credenziali al signor Krai Mahasandana, vice-direttore generale del Dipartimento di Protocollo. L’11 aprile, sono state presentate le lettere commendatizie al presidente della Conferenza episcopale della Thailandia, in presenza di tutti i suoi membri.
Il 22 maggio, il rappresentante pontificio, accompagnato da monsignor Tumiel, ha consegnato le lettere credenziali a Sua Maestà Norodom Sihamoni, Re della Cambogia. Durante il cordiale colloquio, il sovrano ha espresso gratitudine alla Chiesa cattolica per il contributo alla pace nel mondo, sottolineando l’importanza dell’operato tra Cambogia e Santa Sede, l’impegno nei vari settori della vita sociale e la premura verso le persone bisognose ed emarginate. Il nunzio ha manifestato piena disponibilità a contribuire maggiormente allo sviluppo dei buoni rapporti e alla cooperazione tra le diverse religioni del Paese.
Il 29 giugno successivo, l’arcivescovo Wells ha consegnato le lettere credenziali a Sua Maestà Maha Vajiralongkorn Bodindradebayavarangkun (Rama x ), Re della Thailandia, alla presenza di Sua Maestà la Regina Suthida Vajiralongkorn Na Ayutthaya. Nel corso dell’incontro che ha fatto seguito, il sovrano ha sottolineato l’importanza e la partecipazione della Chiesa cattolica per promuovere lo sviluppo del Paese, menzionando il vivo ricordo della visita del Santo Padre. Il nunzio apostolico ha espresso gratitudine per la peculiare attenzione del Regno della Thailandia verso la Santa Sede, confermando piena disponibilità a rafforzare ulteriormente i rapporti e contribuire maggiormente alla crescita della vita sociale e religiosa del Paese.