Un album in movimento

Le atmosfere cupe, lugubri, che si innalzano da un tappeto sonoro denso di interferenze cacofoniche e dolenti, note cadenzate al pianoforte sembrano materializzarsi dal cumulo di macerie in cui si era ridotta Berlino alla fine della Seconda guerra mondiale, virando improvvisamente in un viaggio cibernetico verso un mondo fittizio, abbagliante, le cui leggi sono dettate dal progresso tecnologico, pronto a soddisfare qualsiasi esigenza dell’animo umano, a supplire qualunque istanza. Questo mondo si chiama  Zooropa. Gli U2 avevano pensato a Zooropa come a una sorta di città immaginaria, dai tratti futuristici, ideata sul modello di 1984 di George Orwell, in cui si tratteggiavano i lineamenti di una realtà totalitaria, dove la manipolazione propagandistica era la chiave per ottenere ogni deliberato consenso. Zooropa, che ...