· Città del Vaticano ·

Storia di una riforma che ha segnato la cultura del Paese

Un “unicum” nella storia dell’Italia unita

 Un “unicum” nella storia  dell’Italia unita  QUO-160
13 luglio 2023
Fu un “matrimonio di convenienza” quello tra Giovanni Gentile e il fascismo che nel novembre 1922 lo nominò ministro della Pubblica istruzione? Se lo fu, fu tale solo in parte: la convenienza è innegabile sul versante fascista, perché reclutando nella coalizione di governo un filosofo della caratura di Gentile, la leadership mussoliniana si dotava di una concezione educativa e culturale di grande spessore, che consentiva a un governo privo di risorse significative in quell’ambito di colmare il proprio vuoto progettuale. Fu grazie a Gentile se il fascismo, benché alle prese con l’ardua transizione da governo autoritario a regime totalitario, poté affrontare una problematica come quella scolastica, di interesse vitale per la società italiana, con un background di solida competenza e un’elaborazione ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati