· Città del Vaticano ·

Una mostra su Roma antica (e Pompei) illustra anche le ripercussioni sociali dell’illuminazione pubblica

La città delle luci soffuse

 La città delle luci soffuse  QUO-156
08 luglio 2023
Giovenale sosteneva che era da matti girare per Roma di notte. Motivo, il buio quasi totale, e il pericolo che ne derivava, nel quale erano immerse le strade dell’Urbe. A quanti, al contrario, osavano sfidare la sorte vagolando per la città come pipistrelli l’autore delle Satire consigliava addirittura di fare testamento. Insomma, Roma e, in generale, tutte le città romane, non godevano di una illuminazione degna del nome fatta eccezione per la fioca luce che proveniva dalle taberne (osterie e postriboli) aperte fino alle ore più piccole. Non è un caso che i cittadini più facoltosi si facessero accompagnare da schiavi muniti di torce. Anche nelle case, fatte salve le ricche domus, si viveva nella semioscurità. E tuttavia, per quante rare esse fossero, le fonti di luce artificiale di Roma e di ...

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