· Città del Vaticano ·

Inaugurata una piscina negli spazi della Holy Land High School di Gerusalemme

Scuola di pace
scuola di normalità

 Scuola di pace  scuola di normalità  QUO-152
04 luglio 2023

La pace è un processo continuo che si costruisce passo dopo passo. O anche mattone dopo mattone, come a Gerusalemme: qui, in una terra che vive tante tensioni, la pace si costruisce favorendo l’incontro e creando “artigianalmente” occasioni di normalità. Soprattutto per i bambini che, in questa tormentata parte del mondo, della vita a volte conoscono solo il volto più duro, dovuto ai conflitti.

Ma ieri, a Gerusalemme, è arrivata un’ondata di normalità: con una cerimonia breve ma partecipata — alla presenza di circa cinquecento persone, tra cui il patriarca di Gerusalemme dei Latini, Pierbattista Pizzaballa —, è stata infatti inaugurata una nuova piscina, negli spazi della Holy Land High School. La struttura è stata benedetta da padre Francesco Patton, custode di Terra Santa, che al nostro giornale spiega: «Per i ragazzi di Gerusalemme, che vivono in un permanente stato di tensione che spesso sfocia nella violenza, orientare le proprie energie nello sport significa indirizzarli verso una competitività sana, civile e rispettosa. La prima materia che insegniamo nelle nostre scuole è la pace». «Nelle nostre scuole, che già costituiscono un’eccellenza educativa — aggiunge —, abbiamo deciso di dare un maggiore impulso anche alla formazione fisica. Saper esercitare un buon controllo sul proprio corpo in definitiva serve anche allo spirito».

Oltre al servizio alla scuola, «è nostra intenzione — dice padre Ibrahim Faltas, vicario custodiale e direttore delle scuole cattoliche di Terra Santa, che della piscina è stato ideatore e realizzatore — riuscire ad aprire l’impianto sportivo al territorio, per quanto possibile. La nostra missione, come Custodia di Terra Santa, è anche di essere prossimi alle popolazioni che vivono qui. Non siamo i guardiani di un museo, ma cerchiamo di essere Vangelo vivo nella carne dei tanti, soprattutto bambini, che in questa città vivono e soffrono».

Opera ingegneristica complessa, la piscina ha richiesto quasi tre anni di lavori: «Non è stato facile scavare tra le rovine di una città che ha tremila anni di storia — continua padre Faltas — Abbiamo anche trovato i resti delle mura di una chiesa bizantina che, opportunamente restaurate, saranno ora visibili da una lastra di vetro protettiva». A riprova che il percorso della pace ha radici millenarie da custodire con cura. (roberto cetera)