· Città del Vaticano ·

Pubblicato il rapporto 2022 sull’aiuto economico offerto dai fedeli attraverso l’Obolo di San Pietro

Per la missione apostolica del Papa e l’assistenza
ai più bisognosi

 Per la missione apostolica del Papa e l’assistenza ai più bisognosi  QUO-149
30 giugno 2023

Sostegno alla popolazione ucraina colpita dalla guerra, aiuto alle vittime delle inondazioni in Ciad, assistenza sanitaria ed alimentare per il Covid-19 in India. La costruzione di un centro medico in Perú, di una scuola per immigrati in Vietnam, di reparti di maternità e pediatria ad Haiti. Sono questi alcuni dei progetti sociali finanziati nel 2022 dall’Obolo di San Pietro, l’aiuto economico offerto dai fedeli al Papa per le molteplici necessità della Chiesa universale e per le opere di carità in favore dei più bisognosi.

In totale, come emerge dal rapporto annuale pubblicato oggi, 30 giugno, per il 2022 ammonta a 16,2 milioni di euro il contributo all’assistenza diretta ai più bisognosi: persone e famiglie in difficoltà, emigrati e rifugiati, diocesi, parrocchie e istituti religiosi in situazione di necessità, intere popolazioni colpite da calamità naturali, da guerre o che necessitano di assistenza umanitaria ed altro. Si tratta di 192 progetti differenti in 72 Paesi, distribuiti al 34% in Africa, al 27% in Europa — soprattutto a causa della guerra in Ucraina —, al 24% in America, al 14% in Asia e allo 0,6% in Oceania. In questo ambito, per quanto riguarda il sostegno alla presenza evangelizzatrice delle Chiese locali in situazioni di necessità, si sottolinea il sostegno alla formazione delle suore in Malawi, un seminario propedeutico in Venezuela e progetti in Guinea, Togo e Tanzania. La costruzione della cattedrale nella diocesi di Syleth in Bangladesh e di strutture religiose in Brasile, Pakistan, Repubblica Democratica del Congo e Angola fa invece parte degli interventi per l’espansione e conservazione della presenza evangelizzatrice nelle nuove Chiese locali.

A livello complessivo, nel 2022 le entrate dell’Obolo di San Pietro sono ammontate a 107 milioni di euro. Di questi, 43,5 milioni sono arrivati da donazioni giunte grazie alla raccolta effettuata in occasione della solennità dei Santi Pietro e Paolo in tutte le diocesi del mondo, dalle offerte dei fedeli e dai lasciti ereditari a favore dell’Obolo stesso o direttamente del Papa. In particolare il 63% è arrivato dalle diocesi, il 29% da fondazioni, il 5,5% da offerenti privati e il 2,5% dagli ordini religiosi. I Paesi che più hanno contribuito sono Stati Uniti (25,3%), Corea del Sud (8%) e Italia (6,7%), seguiti da Brasile (3,4%), Germania (3%) e Francia (2,8%). Gli altri 63,5 milioni di euro di introiti arrivano da proventi finanziari ed altre entrate. Nel rapporto si sottolinea come «nel corso del 2022 è stata realizzata una significativa plusvalenza grazie alla vendita di beni immobili del Fondo Obolo di San Pietro», pari a circa 50,3 milioni di euro.

Le uscite nel 2022 sono state pari a 95,5 milioni di euro. Oltre a quelli stanziati per l’assistenza diretta ai più bisognosi, sono 77,6 milioni quelli andati al sostegno alla missione apostolica del Santo Padre e a finanziare quindi le molteplici attività di servizio svolte da dicasteri, enti e organismi della Santa Sede. Si va dall’annuncio del Vangelo alla promozione dello sviluppo umano integrale, dalla formazione dei sacerdoti all’educazione ad ogni livello, dall’attività diplomatica a sostegno della pace al continuo appello alla fratellanza fra i popoli, dalla trasmissione della voce del Papa in tutto il mondo alle necessità del culto e dell’organizzazione interna della vita della Chiesa. Si tratta di 70 tra Dicasteri, enti ed organismi del gruppo a sostegno della missione apostolica della Chiese, le cui spese totali ammontano a 383,9 milioni di euro e che sono coperte dall’Obolo di San Pietro per il 20%.

di Michele Raviart