Quel drappo nero

27 giugno 2023
Vita e arte, due poli che si attraggono e si respingono, nel segno di un’unica entità che riconosce nel doppio la propria ragion d’essere. Nel romanzo Il ritratto di Dorian Gray (1890) Oscar Wilde redige una sorta di testamento spirituale, in cui la duplice dimensione morale ed estetica viene ad integrarsi: non c’è interferenza, né sovrapposizione. L’universo narrativo forgiato dallo scrittore poggia infatti sulla consapevolezza che vita e arte non possono fare a meno l’una dell’altra. Di conseguenza anche il più banale gesto quotidiano si specchia in un frammento di arte che lo legittima e lo sublima. Tuttavia il problema sorge quando il gesto quotidiano consiste in misfatti e turpitudini che si pensa possano essere giustificati e mistificati dalla dimensione estetica. Il calcolo è errato.
Dorian ...
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