· Città del Vaticano ·

Dai diari di Pavel Florenskij

I due «io»
del mio «io» che sogna

  I due «io»  del mio «io» che sogna  QUO-147
27 giugno 2023
C’è una sezione dei diari di Florenskij in cui il pensatore e teologo russo trascrive alcuni suoi sogni (edizione di riferimento: Sobranie sočinenij, Moskva, 2018, pagine 548-550; tutte le traduzioni sono di chi scrive). Ciò che lo colpisce in un gruppo di queste registrazioni sono in alcuni casi delle simmetrie. Per esempio in un appunto, che riporta la data del 21.10.1902, mette in evidenza come nel sogno «è possibile non solo non essere consapevoli del proprio sogno, ma, al contrario, esserne consapevoli come veglia, in contrapposizione allo stato di veglia diurna, percepito dal sogno notturno — come un sogno». In base a questa relazione l’io è come se si duplicasse nel soggetto e all’io cosciente dello stato di veglia si aggiungesse un io che sogna. Si tratta di un’esperienza paradossale, ma che ...

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