24 giugno 2023
«Perché ce l’ho tanto con lui? Cosa me lo ha fatto detestare così? Non sono un suo oppositore politico, ma una semplice cittadina. Ce l’ho con Putin per il cinismo, per il razzismo, per le bugie. Per una guerra che non ha fine, per il gas al Dubrovka. Per tutti i morti innocenti di cui è responsabile. (…) Perché ci ha resi degli schiavi. E noi, schiavi, non vogliamo esserlo». Se c’è una persona che non ha accettato la suadente bambagia delle catene che atrofizzano lo sguardo, quella persona è stata la giornalista russa Anna Politkovskaja (1958-2006).
Fortunatamente in Italia Adelphi continua a proporre le sue pagine e i suoi libri (tra i quali Per questo, Milano, 2022, traduzione di Claudia Zonghetti, che raccoglie testi inediti della giornalista della «Novaja Gazeta»); ...
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