Rileggendo

21 giugno 2023
Non ci sono eroi nel Giulio Cesare (1599) di William Shakespeare, ma uomini, e basta. Ad essere investito da questo processo di demitizzazione è anzitutto il protagonista. Pur dando il titolo alla tragedia, Cesare muore all’inizio del terzo atto: in tal senso, si produce un clamoroso stacco dalla collaudata tradizione in auge nell’età classicista, in virtù della quale l’”eroe” era destinato a morire nell’ultimo atto di un’opera, se non addirittura nell’ultima scena. Shakespeare dissemina vari episodi diretti a sottolineare la dimensione umana di Cesare. Cassio racconta che stava per annegare nel Tevere e che con urla scomposte chiedeva aiuto per non annegare. Poi lo «stanco» Cesare viene raffigurato mentre, in preda alla febbre e alla paura, chiede da bere «come una ragazzetta ammalata». Mentre ...
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