Corchiano e il cane
che poteva entrare in chiesa

«Cari amici, come vanno le cose a Corchiano? Qui cerchiamo di fare del nostro meglio. Tante piccole difficoltà quotidiane che, grazie alla collaborazione di tutti, si superano quasi sempre. Ogni problema è naturalmente condiviso e ogni successo è straordinariamente partecipato. Anche questa missione sta per finire, il tempo veramente vola. Dovrei partire il 9 ed essere a Parigi la sera e poi a Roma. Spero il giorno 11 di poter bere insieme a voi un buon caffè nel nostro baretto! Mentre vi scrivo c’è un po’ di tumulto nel paese. Nessun collegamento con la capitale. Spero che tra qualche giorno si possa viaggiare, altrimenti dovrò restare un po’ di più». Questa lettera scritta da un medico, Bengasi Battisti, e spedita dalla Costa d’Avorio durante una missione umanitaria, fa parte ...