Al primo Angelus dopo il rientro in Vaticano il Papa ringrazia per la vicinanza manifestatagli durante il ricovero
Si faccia tutto il possibile

La preghiera per i morti nell’attacco a una scuola ugandese
e per la pace in Ucraina
«Con grande tristezza e tanto dolore» Papa Francesco continua a pensare «alle vittime del gravissimo naufragio avvenuto nei giorni scorsi al largo della Grecia». Nel primo appuntamento pubblico dopo l’operazione chirurgica e il ricovero al Policlinico Gemelli, all’Angelus domenicale in piazza San Pietro, il Pontefice dalla finestra dello Studio privato del Palazzo apostolico vaticano ricorda l’imminente Giornata mondiale del Rifugiato di domani, martedì 20 giugno, implorando «che sempre si faccia tutto il possibile per prevenire simili tragedie». Oltre a ringraziare quanti nei giorni della degenza ospedaliera gli «hanno manifestato affetto, premura e amicizia», Papa Bergoglio assicura la propria preghiera «per i giovani studenti, vittime del brutale attacco avvenuto contro una scuola nell’ovest dell’Uganda» ed esorta a perseverare in quella «per la popolazione della martoriata Ucraina, che soffre tanto». E nel commentare il vangelo del giorno (Mt 9, 36 - 10, 8) spiega che «Dio non è distante, ma è Padre» e «nei momenti in cui sei più debole» fa sentire «più forte la sua presenza».