· Città del Vaticano ·

Il Papa al policlinico Gemelli

Circondato dall’affetto
del mondo

 Circondato dall’affetto  del mondo  QUO-137
15 giugno 2023

«L’équipe sanitaria che sta seguendo Papa Francesco ha confermato la dimissione del Santo Padre dal Policlinico A. Gemelli nella mattina di domani, venerdì 16 giugno». La buona notizia che tutti attendevano è arrivata stamane, otto giorni dopo l’intervento chirurgico cui il Pontefice è stato sottoposto nell’ospedale romano dell’Università cattolica del Sacro Cuore.

Otto giorni nei quali da tutto il mondo sono giunti auguri di pronta guarigione e testimonianze di affetto nei confronti di Papa Bergoglio, tornato in sala operatoria per la seconda volta dopo il luglio 2021. A riferire quotidianamente sull’andamento clinico la Sala stampa della Santa Sede, attraverso comunicazioni del direttore Matteo Bruni. Ogni giorno un passo in avanti verso un progressivo ristabilimento, testimoniato da buone condizioni generali e da un decorso che procede regolarmente, senza complicazioni.

Proprio stamattina — mentre stiamo chiudendo l’edizione di questo inserto — sono state diffuse le immagini del Papa convalescente mentre incontra i suoi “vicini”, i piccoli ricoverati nel reparto di oncologia pediatrica e neurochirurgia infantile.

Al decimo piano del nosocomio l’appartamento pontificio “confina” infatti con le corsie del dolore riservate a questi bambini che hanno espresso a Francesco durante la degenza il loro affetto attraverso lettere, disegni e messaggi. In tal modo egli ha potuto toccare con mano la sofferenza di queste creature che portano ogni giorno sulle loro spalle il peso della croce, insieme con i famigliari: mamme, papà, sorelle e fratelli, nonni.

Questa è la terza volta del Papa nella cosiddetta “Ala d” del Gemelli: l’esordio fu in occasione della prima operazione, quando il musicista Ambrogio Sparagna e l’Orchestra popolare italiana offrirono un concerto per i bimbi. La seconda volta, il 31 marzo scorso, quando dovette tornare al Gemelli per un’infezione polmonare e battezzò un neonato.