Il decorso post operatorio del Papa

«Su indicazione dello staff medico e dell’assistente sanitario personale, e come desumibile dai normali tempi di decorso post operatorio in interventi di questo genere, Papa Francesco domani reciterà la preghiera dell’Angelus in privato, unendosi spiritualmente, con affetto e gratitudine, ai fedeli che vorranno accompagnarlo, ovunque siano». Lo ha reso noto il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, nella mattina di oggi, sabato 10 giugno.
Papa Francesco ha trascorso bene anche la notte scorsa, la terza al Policlinico Gemelli dopo l’operazione di mercoledì 7. «Lo staff medico informa che il decorso post operatorio di Papa Francesco continua ad essere regolare» ha comunicato la Sala stampa della Santa Sede, specificando che «tutte le flebo sono già state sospese nei giorni scorsi e il Santo Padre si alimenta con una dieta semiliquida. È apiretico ed emodinamicamente stabile. Gli esami del sangue e la radiografia del torace post operatori sono buoni». Inoltre, il Papa «sta seguendo un’attenta convalescenza che mira al minor sforzo della parete addominale, per permettere alla rete protesica impiantata e alla riparazione della fascia muscolare di cicatrizzare in modo ottimale».
I contenuti del comunicato diffuso dalla Sala stampa della Santa Sede sono stati presentati ai giornalisti presenti stamani al Gemelli da Bruni insieme con il professor Sergio Alfieri, direttore del Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche addominali ed endocrino metaboliche del policlinico, che ha eseguito l’intervento.
A confermare il miglioramento delle condizioni di salute del Pontefice è stato, stamani, anche il segretario di Stato. «L’operazione è andata bene, le notizie che ho ricevuto al di fuori di quanto è stato pubblicato è che il decorso è positivo e che il Papa avrebbe già manifestato il desiderio di riprendere il lavoro, quindi questo è un buon segno» ha detto il cardinale Parolin rispondendo ai giornalisti a margine della cerimonia di apertura del Meeting mondiale sulla fraternità umana, al Palazzo della Cancelleria.
Al termine della giornata di ieri, il direttore della Sala stampa della Santa Sede aveva resto noto che, secondo lo staff medico, «il decorso post operatorio continua ad essere regolare e nella norma. Il Santo Padre è apiretico, i parametri emodinamici sono normali, ha sospeso le flebo e continuato ad alimentarsi con una dieta liquida». Nel pomeriggio di venerdì 9, Francesco si era «raccolto in preghiera e si» era «dedicato alle attività lavorative». E «in serata» aveva «ricevuto l’Eucaristia».
Inoltre «Papa Francesco è toccato dai numerosi messaggi che continua a ricevere in queste ore» ha affermato il direttore della Sala stampa della Santa Sede. «In particolar modo» il Pontefice «intende rivolgere il pensiero e il proprio ringraziamento ai bambini in questo momento ricoverati in ospedale, per l’affetto e l’amore ricevuto attraverso i loro disegni ed i loro messaggi. A loro, come al personale medico, agli infermieri, agli operatori socio sanitari e agli assistenti spirituali che quotidianamente toccano con mano il dolore, alleviandone il peso, esprime la propria gratitudine per la vicinanza e la preghiera».
Il Papa aveva rilanciato ieri, anche con un tweet sull’account @Pontifex, la sua espressione di gratitudine e il suo invito alla preghiera: «Ringrazio di cuore per le preghiere e i tanti messaggi di vicinanza e affetto giunti in questi giorni. Prego per tutti, in particolare per chi soffre. Vi chiedo di continuare a pregare per me».
Tra i primi a far arrivare a Francesco messaggi di affetto sono stati i bambini e i ragazzi ricoverati nel reparto di oncologia pediatrica del Gemelli. I “vicini di stanza” del Papa — Ascanio, Davide, Elena, Francesca, Francesco C., Francesco D., Franco, Giorgia, Giovanna, Isabel, Martina e Yaroslav — hanno subito preso carta, penna e pennarelli: «Abbiamo saputo che non sei stato tanto bene e per questo condividiamo lo stesso ospedale. Speriamo tanto che tu possa riprenderti al più presto per tornare a svolgere le tue attività quotidiane. Grazie per quello che fai per noi e per essere venuto a trovarci svariate volte; sei sempre il benvenuto e ti aspettiamo a braccia aperte».
Messaggi augurali da tutto il mondo
Messaggi di auguri al Papa continuano a giungere da tutto il mondo. Alle espressione di vicinanza della Conferenza episcopale italiana e del presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, si sono aggiunte, tra le altre, quelle del presidente del Consiglio dei ministri italiano, Giorgia Meloni; del presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron; del presidente della Repubblica greca, Katerina Sakellaropoulou; del presidente della Repubblica cubana, Miguel Mario Díaz-Canel Bermúdez. Da Taiwan è giunto l’augurio del presidente Tsai Ing-wen. Messaggi sono stati inviati anche da Karekin ii, patriarca supremo e catholicos di tutti gli armeni; da fra’ John T. Dunlap, gran Maestro del Sovrano militare Ordine di Malta, oltre che da ambasciate presso la Santa Sede, Conferenze episcopali, diocesi, associazioni e movimenti.