La missione non è questione di mezzi ma di cuori
che avvicinano a Dio

Depone una rosa bianca davanti alle reliquie di santa Teresa di Lisiuex e prega in silenzio con il capo chino Papa Francesco. Poi volge lo sguardo anche all’altra urna, contenente quelle dei genitori della Patrona delle missioni — Luigi Martin e Maria Zelia Guerin, canonizzati nel 2015 — e si fa il segno della croce. È iniziata così l’udienza generale di stamane, mercoledì 7 giugno, in piazza San Pietro, dove erano stati collocati i due reliquiari in occasione di una duplice ricorrenza: il 150° della nascita della giovane carmelitana francese e il centenario della sua beatificazione. Forse il Pontefice avrà affidato alla piccola Teresa il buon esito dell’intervento chirurgico che deve affrontare nel pomeriggio al Policlinico romano Agostino Gemelli. Del resto già nell’ottobre 2015 aveva confidato in un’intervista: «A lei, che si è lasciata semplicemente sostenere e trasportare dalla mano del Signore, chiedo spesso di prendere nelle sue mani un problema che ho di fronte... E le chiedo, se accetta di custodirlo e di farsene carico, di inviarmi come segno una rosa. Molte volte mi capita poi di riceverne una». Di sicuro, proseguendo il ciclo di riflessioni su testimoni della passione per l’evangelizzazione, le ha dedicato la catechesi di stamane, nella quale ha anche annunciato l’intenzione di scrivere una lettera apostolica su di lei.

La catechesi

I saluti