La gioia del Vangelo

Il «lavoro compiuto da missionari valorosi, tramandato oggi da un clero locale creativo e coraggioso» è stato ricordato dal cardinale Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale (Dssui), nella messa per il 140° anniversario dell’evangelizzazione della Repubblica del Congo, celebrata domenica 4 giugno sulla spianata della cattedrale del Sacro Cuore a Brazzaville. Inviato speciale di Papa Francesco, il porporato gesuita ha visitato il Paese africano dal 2 al 6. Ad accompagnarlo, il cardinale Fridolin Ambongo Besungu, arcivescovo di Kinshasa e presidente del Simposio delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar (Secam), l’arcivescovo di N’Djamena, Goetbe Edmond Djitangar, presidente dell’Associazione delle Conferenze episcopali della regione dell’Africa Centrale (Acerac), e monsignor Richard Appora, vescovo di Bambari e vicepresidente della Conferenza episcopale della Repubblica Centrafricana (Ceca).
Durante la celebrazione, nella quale ha ordinato nove nuovi sacerdoti, il cardinale Czerny, dopo aver ribadito l’importanza delle realtà ecclesiali presenti nello Stato fondate dai missionari, ha sottolineato come questi ultimi siano «un potente lievito evangelico grazie all’utilizzo di tutti gli elementi culturali capaci di esprimere la fede e l’agire dei cristiani». È grazie a loro, ha aggiunto, che i cristiani sono aiutati «ad accogliere Cristo nel cuore del loro essere e nella loro natura più profonda, ad amare il Figlio di Dio e a servirlo anche nelle situazioni di sofferenza umana». Il sacerdote infatti «ascolta, parla, guarisce nel nome di Gesù. Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini di questo tempo devono essere anche le gioie e le speranze dei discepoli di Cristo», ha puntualizzato. Ed è proprio il Salvatore, ha rimarcato il prefetto del Dssui, che «ci invita a una nuova fase di evangelizzazione segnata dalla gioia che il suo Vangelo ci comunica: aprire maggiormente i cuori a Cristo in una dinamica sinodale, tenendo ancora più conto dei bisognosi e dei poveri».
Durante la visita per le celebrazioni giubilari sul tema «Per una Chiesa più sinodale: la moltitudine di quelli che avevano creduto era d’un sol cuore e di un’anima sola (At 4, 32)», l’inviato papale aveva incontrato il giorno prima, sabato 3, le Commissioni incaricate dello sviluppo umano (Caritas, Giustizia e Pace, Educazione Cattolica, Pastorale dell’infanzia e della gioventù, Ambiente e Migranti), rappresentanti della pastorale sanitaria e carceraria, la Conferenza dei superiori maggiori e i leader di alcuni movimenti ecclesiali, e ha tenuto una conferenza presso la sede dell’Acerac sul tema «Evangelizzazione e sviluppo».
Richiamandosi alla saggezza profetica della Gaudium et Spes nel sottolineare l’importanza dell’annuncio del Vangelo nel mondo contemporaneo, il prefetto aveva anche ricordato l’enciclica Evangelii nuntiandi di San Paolo vi , che evidenzia il legame tra evangelizzazione e promozione umana, e il magistero sociale di Papa Francesco, espresso nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium e nelle encicliche Laudato si’ e Fratelli tutti. Sono questi documenti pontifici, ha esortato, che la Chiesa congolese deve tenere ben presenti nell’ambito di cinque importanti aree: povertà, salute, ambiente, educazione ed evangelizzazione.