Dio dice

06 giugno 2023
La libertà non è nella doppiezza dell’ambiguità ma nella tensione e nell’inquietudine che aiuta a essere ritrovato Scegliere la vita è cogliere una chiamata, una tensione, proprio nella spaccatura che è in me
«Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male» (Deuteronomio 30,15). Dio è semplice e pone la più complessa, la più drammatica di tutte le questioni — la questione — come un invito a misura d’uomo. «Io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione. Scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza» (Deuteronomio 30,19). Le cose di ogni giorno non si presentano così, ma tremendamente aggrovigliate. A Israele è però offerta una parola che ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati

Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati