· Città del Vaticano ·

Presentato il Meeting mondiale sulla fraternità umana

Come un grande abbraccio

 Come un grande  abbraccio  QUO-129
05 giugno 2023

Sarà una grande giornata di festa e di unione ispirata all’enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco. Così il cardinale Mauro Gambetti, arciprete della basilica di San Pietro, vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e presidente della Fabbrica di San Pietro, ha presentato il Meeting mondiale sulla Fraternità umana “Not alone” (#notalone), in programma in piazza San Pietro sabato 10 giugno. Un’iniziativa — che vedrà la partecipazione del Pontefice, dei giovani, di alcuni premi Nobel, di associazioni internazionali e di artisti — organizzata dalla Fondazione vaticana Fratelli tutti — di cui Gambetti è presidente — in collaborazione con la basilica di San Pietro, il Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale e il Dicastero per la comunicazione.

Questo incontro — ha spiegato il porporato nella Sala stampa della Santa Sede, attualmente in via dell’Ospedale 1 — vuole proprio far riscoprire il valore della fraternità e farla risuonare in tutti gli ambienti, a cominciare dal mondo della cultura e del lavoro. Il cardinale ha poi fatto notare che è un dato di fatto essere costitutivamente fratelli e solidali gli uni gli altri, in quanto accomunati dall’unica umanità. Se si preferisse stare a distanza dagli altri per il timore di venire prevaricati o messi da parte, ha aggiunto Gambetti, ciò porterebbe a una individualizzazione che isolerebbe sempre di più, al punto da considerare gli altri nemici o antagonisti invece che fratelli e sorelle. Per questo, il meeting vuole superare una visione che vincola l’amicizia sociale a legami etnici o di sangue. D’altra parte, l’incontro intende favorire l’armonia tra i popoli, nell’ambito della politica in generale, nel lavoro, nell’economia. Convinti, ha sottolineato il cardinale, che le differenze e le diversità hanno un potenziale, perché da esse, lette alla luce della fraternità, si può costruire comunità.

Momento simbolico del meeting sarà, alla presenza di Papa Francesco, la catena umana dei giovani provenienti da tutto il mondo che tenendosi per mano replicheranno l’abbraccio del Colonnato del Bernini. Si tratta di una proposta del filantropo argentino Alejandro Roemmers per ispirare le future generazioni ad impegnarsi per trasformare il mondo in un luogo migliore.

Non solo i giovani saranno coinvolti, ma anche le loro famiglie, le scuole, e coloro che si trovano in difficoltà, ai margini della società. Tutto ciò per non lasciare indietro nessuno o escluderlo, promuovendo e facendo crescere la cultura della fraternità umana. Altro momento importante, la firma, da parte di Francesco, di un documento sulla fraternità umana universale preparato dai premi Nobel al mattino.

Alla presentazione è intervenuto in collegamento da remoto Filippo Grandi, alto commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), il quale ha confermato la volontà di unirsi all’appello per la pace e la fraternità umana. Mai come oggi, ha detto, in un mondo martoriato da conflitti questo messaggio deve essere accolto per il bene dell’umanità. Quindi, il presentatore Carlo Conti, che condurrà l’incontro, ha evidenziato che vi sarà una parte dedicata allo spettacolo, all’insegna della leggerezza per i tanti artisti presenti che si alterneranno: tra questi, Al Bano, Amara, Andrea Bocelli, Roberto Bolle, Giovanni Caccamo, Simone Cristicchi, Hauser, Carly Paoli, il Piccolo Coro dell’Antoniano, Mr. Rain, Amii Stweart e Paolo Vallesi. Il meeting verrà trasmesso in mondovisione sui media Vaticani (dalle 16), su Ra1 1 (dalle 17 alle 18.45) e in streaming sul sito fondazionefratellitutti.org e sui canali Facebook e YouTube della fondazione.

All’incontro ha preso parte anche Flora Matti Naeem, dottoranda in archivistica e biblioteconomia. È stato spiegato che l’evento pomeridiano in piazza San Pietro avrà inizio alle 16 e sarà aperto a tutti, senza iscrizione, con accesso a partire dalle 14. Grazie poi a un protocollo d’intesa siglato con il ministero italiano dell’Istruzione e del merito, il meeting presenterà il lavoro condotto in questi mesi dalle scuole sul tema della fraternità.

La giornata, insomma, è stata pensata «come “processo” ed “esperienza”» e «rappresenta — sottolinea in una dichiarazione il gesuita Francesco Occhetta, segretario generale della Fondazione — una prima tappa per aiutare a riscoprire il significato della fraternità e a costruirla culturalmente perché essa non si dà biologicamente; la fraternità ha bisogno di incontro e di dialogo, di conoscenza, di parole e di gesti condivisi, di linguaggi comuni e di esperienza di bellezza».