La scelta del padre

«Caro Gianni, cercami per piacere nel codice penale un articolo che preveda il reato che ora ti dirò (...) circonvenzione di un contadino giovandosi di circostanze storiche favorevoli per le quali senza mai far alcunché di legalmente perseguibile gli si fa un danno umano così enorme che se ne accorgerebbe anche un bambino e che solo il codice per una sua inspiegabile anomalia non vede». Così scriveva don Milani all’amico magistrato Giampaolo Meucci e l’episodio di ingiustizia cui si riferisce è quello subito da un contadino di Barbiana, analfabeta e per questo raggirato nella sua richiesta di allaccio della luce elettrica, dal padrone del podere. Ed è per un profondo senso di giustizia che don Milani — protagonista del potente racconto di Fabrizio Silei e Simone Massi (splendido ...