· Città del Vaticano ·

Spunti di riflessione

Le briciole di Dio

 Le briciole   di Dio  QUO-126
01 giugno 2023

«Ci sono persone nel mondo che hanno così tanta fame, che Dio non può apparire loro se non in forma di pane» (Gandhi). Così parlava un non cristiano; ma a noi cristiani è quanto ricorda la festa del Corpus Domini, con le parole di Gesù: «Io sono il pane vivo disceso dal cielo» (Vangelo).

Nel mistero dell’Eucaristia, che in questa festa celebriamo in modo particolare e solenne, c’è la sintesi di tutto il nostro essere cristiani: salvati dall’amore, risorti a vita nuova, facciamo parte di una comunità di fratelli.

Anche noi siamo il Corpo di Cristo che continua a vivere, a parlare, a salvare nella storia del mondo. C’è un’immagine molto bella di uno scrittore: «Io sento che la divinità si è spezzata come il pane dell’ultima Cena e che noi ne siamo le briciole» (Herman Melville).

Siamo le briciole di quel pane che Gesù ha diviso con i Discepoli nel Cenacolo. C’è in noi una presenza divina che trasfigura la nostra vita, anche se misera e modesta.

Una presenza che siamo chiamati a condividere con i fratelli, soprattutto con i più bisognosi. Eucaristia e solidarietà si intrecciano fra loro: «Tutti partecipiamo dell’unico pane» (seconda lettura).

Anche la voce del profeta Isaia ci ricorda che il vero culto a Dio deve consistere anzitutto nel «dividere il pane con l’affamato, introdurre in casa i miseri, i senza tetto, e vestire chi è nudo» (58, 7).

Sono anche loro, anzi soprattutto loro, le “briciole” di Dio disseminate per le strade della terra, una presenza differente ma altrettanto sacra di quella che sta nei tabernacoli delle chiese, nel pane eucaristico.

Solo così l’Eucaristia condivisa diventa segno di unità, di amicizia, di comunione di vita.

di Leonardo Sapienza