· Città del Vaticano ·

Spunti di riflessione

Gratis

 Gratis  QUO-126
01 giugno 2023

La parola finale del Vangelo mi ha colpito: «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».

La gratuità è un termine quasi sconosciuto nel nostro lessico. La pubblicità, certamente, ripete la parola “gratis”. Ma, come diceva Pitigrilli, «“gratis”. Concetto fuori moda per designare il quale si ricorre a una lingua morta».

Siamo, chi più chi meno, tentati dall’egoismo interessato, dal vantaggio personale, dal mero utilitarismo. È sempre più raro il dono “gratuito” che nasce cioè da un affetto puro, da generosità, da liberalità.

«L’opera umana più bella — diceva Sofocle — è di essere utile al prossimo», e questo va fatto con cuore aperto. Non possiamo dire di aver vissuto veramente,
se non abbiamo fatto qualcosa per qualcuno che non potrà mai ripagarci.

Dopo il verbo “amare”, il verbo “aiutare” è il più bello del mondo! Purtroppo, noi abbiamo dato una funzione pratica a tutto, e quindi un prezzo ad ogni cosa. Il gesto libero e gratuito, il dono nel senso genuino del termine, fatto senza secondi fini e senza attendere il contraccambio, sono sempre più rari.

Il Signore trasformi il nostro cuore, perché sappiamo ritrovare la serenità, la donazione, il distacco, la gioia, il gratuito. Ricordando quello che diceva Raoul Follereau: «La vostra felicità è nel bene che farete, nella gioia che diffonderete, nel sorriso che farete fiorire, nelle lacrime che avrete asciugato».

di Leonardo Sapienza