La Moldova tra svolta europeista e criticità irrisolte

La guerra in Ucraina ha impresso nella vicina Moldova un’accelerazione nel percorso di integrazione europea. Prova di ciò è in agenda domani a Castel Mimi, località moldava dove sono attesi 48 capi di Stato e di governo dei Paesi della Comunità politica europea: praticamente l’intera Europa geografica, fatta eccezione di Russia e Belarus, per questo formato di cooperazione regionale creato all’indomani dell’invasione russa del febbraio 2022. Il vertice di domani è solo l’ultimo passo di una strada convintamente europeista intrapresa dalla Moldova a partire dal 2020, premiata dall’Ue ieri con il raddoppio dell’assistenza macro-finanziaria a 295 milioni di euro. Un percorso “incarnato” nella presidente Maia Sandu, prima donna eletta capo dello Stato alla fine del 2020, il cui Partito di azione e ...