
31 maggio 2023
Islamabad, 31. Un gioco in chat tra adolescenti si è trasformato in una tragica sentenza di morte. Nouman Asghar, cristiano di 24 anni della città di Bahawalpur, nel Punjab pakistano, è stato condannato a morte per blasfemia ieri da un tribunale di primo grado. Il giovane era stato arrestato nel 2019 per violazione dell’articolo 295-c del Codice penale, tra quelli che compongono la cosiddetta “legge di blasfemia” che in Pakistan punisce il vilipendio verso il profeta Maometto e verso l’islam con l’ergastolo o anche la pena di morte. Il giovane era stato arrestato nel 2019 a causa di una presunta blasfemia consumata via WhatsApp. Sul cellulare del giovane e del suo amico Sunny Mushtaq — anch’egli arrestato e ancora in attesa di giudizio — sono stati rinvenuti messaggi contenenti disegni blasfemi del profeta ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati

Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati