· Città del Vaticano ·

I saluti
Il saluto a giovani ucraini, russi e di altri Paesi in guerra

Come vivere da fratelli
e non da nemici

 Come vivere da fratelli  e non da nemici  QUO-125
31 maggio 2023

Al termine della catechesi, come di consueto, Francesco ha rivolto saluti ai fedeli di varie nazionalità presenti in piazza San Pietro, rinnovando il suo appello per la pace in Ucraina e ricordando l’odierna chiusura del mese mariano nella festa della Visitazione della Beata Vergine. L’udienza si è poi conclusa con il canto del Pater Noster e la benedizione.

Saluto cordialmente le persone di lingua francese, in particolare i pellegrini del Gabon, di Digione e dell’Isola della Riunione, nonché gli alunni delle scuole San Giuseppe e Santa Croce di Neuilly. Il Signore ci ha mandato a proclamare la Buona Novella dell’amore misericordioso di Dio per tutti. Chiediamogli la grazia di usare la nostra vita, ad imitazione di Matteo Ricci, per dare una testimonianza credibile della fede attraverso la fraternità e l’amicizia con tutti gli uomini. Dio vi benedica.

Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese, specialmente ai gruppi provenienti da Inghilterra, Malta, Nigeria, Indonesia, Malaysia e Stati Uniti d’America. Rivolgo un saluto particolare ai numerosi gruppi di giovani universitari. Su tutti voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore nostro Gesù Cristo. Dio vi benedica!

Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua tedesca! Lo Spirito Santo, anima della Chiesa, aiuti ciascuno di noi a farsi tutto a tutti, manifestando così la verità del Vangelo agli uomini.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Pidamos al Señor que nos dé la humildad de sabernos acercar a los demás con esa actitud de amistad, respeto y conocimiento de su cultura y sus valores. Que sepamos acoger todo lo bueno que hay en ellos, como Jesús al encarnarse, para hacernos capaces de hablar su lenguaje. Que no dudemos en ofrecerles todo lo bueno que tenemos, para dar prueba del Amor que nos mueve. Que tengamos la fuerza de vivir con coherencia la fe que profesamos, para transmitir el Evangelio del reino sin imposiciones ni proselitismos. Que sea esta la bendición de Jesús y que la Virgen Santa, primera misionera en esta fiesta de la Visitación, nos sostenga en este propósito. Muchas gracias.

Saluto i pellegrini di lingua portoghese, in modo speciale i sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù venuti dal Brasile! Seguendo l’esempio di P. Matteo Ricci, dobbiamo annunciare il Vangelo non per la forza, ma tramite l’amicizia sincera e il dialogo fraterno, che rispecchiano l’Amore di Dio verso tutti i suoi figli e figlie. Il Signore vi benedica e vi protegga da ogni male!

Saluto i fedeli di lingua araba. Chiediamo allo Spirito Santo, con il cuore aperto e disponibile a Dio, di donarci una fede audace e zelo apostolico, per proclamare il Vangelo in tutto il mondo. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male‎‎‎‏!

Saluto i polacchi qui presenti e, mentre invoco su ciascuno i doni dello Spirito Santo, vi affido alla protezione di Maria Regina della Polonia e di cuore vi benedico. Il mio pensiero va altresì a quanti si raduneranno nei campi di Lednica, il primo sabato di giugno, per l’incontro dei Giovani che ha come tema le parole “Segui l’Agnello”. La riflessione sul mistero dell’Eucaristia, aiuti tutti a scegliere di nuovo Cristo, ad accoglierLo nei cuori. Dio benedica questo incontro!

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto le Clarisse Francescane del Santissimo Sacramento che celebrano il Capitolo Generale e il Liceo cattolico di Vipava (Slovenia). Saluto i Seminaristi del Pontificio Seminario Regionale Pugliese, i partecipanti a “Palestra-natura” della Provincia di Barletta-Andria-Trani e i fedeli della parrocchia dei Santi Antonio e Annibale Maria in Roma, che incoraggio a vivere il Vangelo, imitando l’ardore apostolico della Vergine Santa.

Accolgo con affetto i giovani di “Rondine Cittadella della Pace” di Arezzo, accompagnati dal Vescovo Monsignor Andrea Migliavacca, con un pensiero grato per quanti, venendo dall’Ucraina e dalla Russia e da altri Paesi di guerra, hanno deciso di non essere nemici, ma di vivere da fratelli. Il vostro esempio possa suscitare propositi di pace in tutti, anche in coloro che hanno responsabilità politiche. E questo ci deve portare a pregare di più per la martoriata Ucraina ed esserle vicini.

Infine, come di consueto, mi rivolgo ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli. Oggi, ultimo giorno del mese di Maggio, la Chiesa celebra la Visita di Maria alla cugina Elisabetta, dalla quale è proclamata beata perché ha creduto alla parola del Signore (cfr. Lc 1, 45). Guardate a Lei e da Lei implorate il dono di una fede sempre più coraggiosa. Alla sua materna intercessione affidiamo quanti sono provati dalla guerra, specialmente la cara e martoriata Ucraina che tanto soffre.

A tutti voi la mia benedizione.