La poesia
Come un raggio
31 maggio 2023
In prima traduzione dal russo di Lucio Coco si presenta una poesia inedita di Osip Mandel’štam. In pochi, brevi versi l’autore descrive il viaggio terreno dell’uomo e accenna all’altro, quello celeste, che comincerà con l’unica certezza «di una mantellina / che non tiene caldo, ma a cui tieni». Il testo è tratto da O.E. Mandel’štam, «Sobranie sočnenij» v 4 t., Moskva, 1993, t.1: Stiki i proza 1906-1921, p. 39.
A chi tu sorridi, O viandante giocoso? Le vallate a te sconosciute Tu benedici perché?
Nessuno ti accompagnerà Per le verdi valli E con gorgheggio d’usignolo Nessuno ti chiamerà —
Quando, coperto da una mantellina, Che non tiene caldo, ma a cui tieni, Verso gli astri imperanti Tu umile raggio ti involerai. 1909
di Osip Mandel’štam
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati