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DONNE CHIESA MONDO

Le Idee

Voci, volti e case di donne

 Voci, volti e case di donne  DCM-006
03 giugno 2023

È un viaggio in Italia quello che percorriamo in questo numero, ora che la prima sessione del Sinodo è alle porte. Per conventi, abbazie, chiese, scuole, archivi fotografici. Cercando storie di ieri che parlano all’oggi. Incontrando donne credenti che interrogano questa Chiesa che cambia e ascoltando religiose, donne, ragazze, anche di altre religioni, migranti arrivate in un paese nuovo.

Maria Giuseppina Buonanno è andata all’abbazia benedettina Mater Ecclesiae, sull’isola di San Giulio in Piemonte, che vive con semplicità i 50 anni della comunità monastica fondata nel 1973 dalla madre abbadessa Anna Maria Cànopi.

Gloria Satta ha percorso in lungo e largo la monumentale basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, il più grande santuario mariano del mondo occidentale che da sedici secoli domina Roma: un luogo di fede e di bellezza dal valore inestimabile, spirituale e artistico. Francesco Grignetti è invece andato per archivi fotografici, quelli delle congregazioni religiose femminili, scoprendo giacimenti storici e culturali preziosissimi, una documentazione enorme messa insieme per la Memoria, ma di cui potremmo perdere memoria: pochissimi sono digitalizzati, il rischio per la conservazione e la consultazione futura è evidente.

Giuseppe Perta riporta l’attenzione sulla storia millenaria delle monache dell’Ordine di Malta, che è affatto chiusa: oggi monasteri femminili giovanniti sono presenti in Spagna (San Juan de Acre, a Salinas de Añana) e a Malta (Sant'Orsola alla Valletta).

Antonella Palermo intervista suor Micaela Monetti, nuova presidente dell'Usmi (Unione delle Superiore maggiori italiane), che ha avuto «un sussulto di gioia» quando è stato annunciato che anche le donne voteranno al Sinodo. Snodo importante, avvertito e commentato anche ad Assisi all’assemblea generale della Umofc, l’Unione mondiale delle organizzazioni femminili cattoliche, seguita da Vittoria Priscindaro.

Laura Eduati, giornalista e docente di inglese, racconta la sua esperienza di insegnante in una scuola serale a Padova per studenti stranieri adulti, quasi tutti musulmani, dove «i discorsi su Dio e la preghiera sono frequentissimi, poiché l’esperienza della fede è nelle cose concrete e quotidiane in una maniera che agli europei suona in parte anomala, nuovissima».