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Un censimento
di comunità religiose
che è una storia d’Italia

 Un censimento di comunità religiose  che è una storia d’Italia  DCM-006
03 giugno 2023

L’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice nasce a Mornese (Alessandria) il 5 agosto 1872, fondato da san Giovanni Bosco e da santa Maria Domenica Mazzarello. Quando sedici anni dopo, nel 1888, don Bosco muore, le salesiane sono in tutta Italia, hanno aperto e gestiscono oratori, collegi, scuole e laboratori professionali con uno sguardo particolare alle giovani delle classi meno abbienti. Nel 1966 le comunità sono 695, massimo storico. Poi dalla metà degli anni Settanta cominciano a ridursi, rendendo man mano necessaria una riprogettazione dell’Italia salesiana.

Le attività delle popolarissime suore educatrici dalla fondazione a oggi, sono raccolte in Le Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia (1872-2022) due testi della Collana Percorsi della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium promossa dal Centro studi fma , editore Palumbi. Due volumoni curati da Paola Cuccioli e Grazia Loparco: 1358 pagine complessive che mettono in fila le attività svolte in 1173 case/comunità religiose secondo l’ordine cronologico di prima fondazione. E dunque: Piemonte, Liguria, Sicilia nel primo volume; Veneto, Lombardia e tutte le altre regioni, eccetto il Molise, nel secondo. E’ un censimento utilissimo, che parla delle suore di don Bosco, della loro struttura organizzativa, sociale e territoriale e scheda dopo scheda racconta l’Italia. In 150 anni all’interno delle fma le relisiose italiane sono state le più numerose: 14.034 professe, di cui 2561 viventi. Le case attive oggi sono 171. Scrive don Francesco Motto dell’Istituto storico salesiano nella Prefazione che l’istituto fma «si presenta come una compagine unita di donne, di educatrici, ben regolata e gestita, attenta a scrutare in profondità e rispondere, con i mezzi a propria disposizione, ai bisogni delle bambine più povere, delle ragazze più in difficoltà, delle famiglie più bisognose, della socoetà nel suo complesso. E questo sia nei momenti sereni e di relativo benessere del Paese, sia nei frangenti drammatici delle guerre mondiali o delle emergenze nazionali (stagioni migratorie, epidemie, alluvioni, terremoti)».

Le schede relative alle singole Case sono state redatte da Paola Cuccioli (Piemonte e Val d’Aosta), Maria Stella Calicchia (Liguria, Emilia Romagnam Toscana), Loredana Corazza (Lombardia), Bruna Calgaro (Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia), Claudia Daretti (Lazio, Marche, Umbria, Abruzzo, Sardegna), Lucia Vizzi (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria), Carmela Maria Coniglione (Sicilia).


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