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D’Annunzio va a Parigi

 D’Annunzio va a Parigi  QUO-124
30 maggio 2023
È opinione corrente, suffragata tra l’altro da fatti concreti, che la cultura francese — basti pensare alla riluttanza degli enciclopedisti a riconoscere il genio di Galileo Galilei — non ha mai visto con favore la cultura italiana. In controtendenza va Gabriele D’Annunzio, il quale mise in opera tutte le sue arti di affabulatore per farsi apprezzare dall’intellighenzia d’oltralpe. Nei primi anni del Novecento, Parigi rappresentava la più spregiudicata frontiera dell’anti-puritanesimo e Gabriele, con impeccabile tempistica, si proponeva come «l’arcangelo della nuova religione». Il successo del vate presso il pubblico parigino fu tale da assumere anche una tinta paradossale: i critici letterari trovarono addirittura scuse per gli evidenti “fiaschi” teatrali di alcune sue opere, come Il Martirio di san Sebastiano e ...

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