
29 maggio 2023
Non fu angelo, né profeta o patriarca, Virgilio. Non aveva udito una voce dal roveto ardente. Fu poeta dal cuore commosso per un presagio di redenzione, una storia divina di salvezza «venuta a lui a Napoli dall’Oriente» che trascinò il suo genio a scorgere per un attimo il punto di caduta della Storia, l’irrompere della Salvezza, dell’amore di Dio, nella res lacrimosa che è la vita dell’uomo sulla quale piange Enea, l’esule. Amore e lacrime. Natura del divino, natura delle cose.
E l’uomo Virgilio, che non aveva udito parola diretta dalla bocca di Dio, fu trascinato dal richiamo del vero, del buono e del bello. Dunque dal richiamo, scriveva Theodor Haecker, esule in patria durante gli anni bui del Nazionalsocialismo, di Dio. Colui che è vero. È buono. È bello. ...
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