· Città del Vaticano ·

Spunti di riflessione

Relazione d’amore

 Relazione d’amore  QUO-120
25 maggio 2023

«Tu, Trinità eterna, sei come un mare profondo, in cui più cerco e più trovo, e quanto più trovo, più cresce la sete di cercarti...» (santa Caterina da Siena).

Quello che celebriamo in questa domenica è un mistero primordiale di ogni mistero, da cui parte ogni vita, ogni conoscenza e amore: il mistero della Santissima Trinità.

Dobbiamo saper vedere il riflesso della Trinità rifrangersi nelle nostre attività, anzi trovare dappertutto la Trinità, che sembra inaccessibile, ma se ci lasciamo avvolgere da questo mistero ci sentiremo personalmente più buoni, e socialmente più uniti.

Il risultato della nostra religione, celebrata e vissuta, dovrebbe farci sentire tutti membri di un’unica famiglia, la “comunione dei Santi”, una Chiesa viva.

«All’istinto egoistico, centrifugo e anti sociale, che sempre ci stimola, e oggi spesso ci fraziona in tanti gruppi — anche talvolta in seno alla Chiesa — dovrebbe succedere una cosciente tendenza alla solidarietà, al servizio, all’unione, all’amore» (Paolo vi).

Siamo impastati di “relazione d’amore”, perché come il Padre è unito al Figlio e allo Spirito Santo, anche noi siamo chiamati ad una “comunione d’amore”. Il nostro, non è un Dio solitario, ma un Dio d’amore, un «Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di grazia e di fedeltà» (prima lettura).

La solidarietà cristiana, l’unità, è una caratteristica squisitamente ed essenzialmente evangelica. È questo che dobbiamo ricercare, perché a questo ci spinge il mistero di amore della Trinità.

Preghiamo perché possiamo entrare nella comunione della Trinità, per testimoniare al mondo che l’amore unisce, l’amore identifica, l’amore tende all’unità; che non possiamo vivere senza amore. Che ogni frammento d’amore vissuto sulla terra è già comunione con la Trinità.

di Leonardo Sapienza


Il Vangelo in tasca

Domenica 4 giugno, Santissima Trinità

Prima lettura: Es 34, 4-6. 8-9;
Salmo: Dn 3, 52-56;
Seconda lettura: 2 Cor 13, 11-13;
Vangelo: Gv 3, 16-18.