L’intervista

24 maggio 2023
Lo Spirito santo si posò sui discepoli il mattino di Pentecoste e li riempì di sé. Cominciarono così a parlare altre lingue. Perché Egli ci spinge verso gli altri, accende in noi il fuoco dell’amore, ci rende missionari della carità di Dio: «Questa per noi è un’esperienza fondante. Noi chiediamo allo Spirito di rimettere in moto nel cuore e nella vita dei credenti e della Chiesa questo dinamismo dello Spirito santo, con una manifestazione sua propria di carismi e parole, che caratterizza la vita di noi cristiani». Giuseppe Contaldo, presidente di Rinnovamento nello Spirito Santo, spiega a «L’Osservatore Romano» che fare esperienza oggi del Paraclito, soprattutto in questo nostro tempo, significa toccare una dimensione fortemente personale e intimistica dell’uomo, sia ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati

Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati