Dal carcere al Mediterraneo
Tra i granelli

23 maggio 2023
«Resistere davanti a un tramonto che ti sfugge come la gioventù è come osservare l’eterno con la melodia di un attimo», così scrive Erjugen Meta, liutaio e poeta di origine albanese, in Ridare l’anima. Redenzione in carcere (La Scuola, 2016). C’è chi sulle crepe della vita ci mette il cemento della rassegnazione, altri il coraggio delle seconde occasioni per poter ricostruire. Così la storia di Meta, detenuto per tredici anni nella Casa di reclusione di Milano-Opera, racchiude in sé tante rinascite. La sua vita è stata trasformata dalla musica, dall’arte e dalla bellezza; nelle sue abili mani i legni dei barconi di migranti, impregnati di speranze naufragate, vengono plasmati fino a diventare altrettanti strumenti di rinascita e di cultura: violini che parlano il linguaggio ...
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